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Vita tormentata di un genio frainteso

Quella mattina, il Lunedì dell’Angelo dell’anno di grazia 1730, il professor Giambattista Vico del regio ateneo di Napoli, se ne andava per la strada con la capa dentro i suoi pensieri, più degli altri giorni. Era come se la vita intorno, le voci, il via vai delle botteghe, gli strepiti delle criature non lo toccassero. [&hellip

Sulle tracce di Giambattista Vico

Un pensiero che non tramonta  Questa è la storia bella e impossibile di un intellettuale del Novecento innamorato di un filosofo del Settecento che in un solo libro anticipò tutti i libri del futuro, da Immanuel Kant a Georg Wilhelm Friedrich Hegel, da Benedetto Croce a Giovanni Gentile, a Isaiah Berlin e chissà a quant’altri [&hellip

Il più grande pensatore italiano è il meno conosciuto

Perché dedicare oggi, in un tempo che pensa poco, ha poca fede, poco amore della storia e della cultura umanistica una biografia a Giambattista Vico? Perché è il più grande pensatore italiano, di quell’Italia di cui fu padre Dante Alighieri sette secoli fa. Misconosciuto, incompreso, più spesso frainteso, o ridotto a qualche tormentone scolastico, tipo [&hellip

La guerra civile dei pregiudizi

Il mondo al contrario e i suoi nemici. Proviamo a leggere la contesa tra i due mondi come se fossimo osservatori esterni. Da una parte vige la dominazione woke, sintesi del politically correct, della cancel culture e del bigottismo progressista e dall’altra vive il mondo reale, naturale, normale cioè comune. Come spiegare il conflitto uscendo [&hellip

Puglia glocal, ombelico del mondo

Questo è l’anno della Puglia, dicono ormai in tanti da diversi anni. Ogni anno è l’anno della Puglia. Non so cosa sia successo alla terra mia. Era così timida e introversa quando eravamo bambini e poi giovani, si nascondeva agli occhi della gente, dicevi sud e pensavi a Napoli o alla Sicilia; anche nella storia, [&hellip

E se il Mediterraneo non fosse solo turismo e migranti?

Se dici Mediterraneo, pensiamo subito a due cose, una ludica e una tragica: il turismo sulle sue coste e i migranti che partono, muoiono, sbarcano nelle sue rive. La nostra immaginazione si ferma, non va oltre gli ombrelloni che costano sempre di più e le onde migratorie che arrivano sempre di più, con non poche [&hellip

Simone Weil, l’ebrea che criticava l’ebraismo

Il culto di Simone Weil a ottant’anni dalla sua morte, il 24 agosto del 1943 a soli 34 anni, è vasto e incondizionato. La sua visione religiosa e metafisica è l’unica ad essere ben accolta in un tempo ateo e nichilista, la sua vita suscita narrazioni agiografiche e le sue opere destano ammirazione assoluta. Ebrea, [&hellip

Il sud è un geo-pensiero fruttuoso

Alla festa della Taranta mi hanno chiesto di parlare del sud stasera a Sternatia. Il tema è riassunto in un’espressione che coltivo da anni: cogito ergo sud. Al meridione non tocca adeguarsi all’unione europea o inseguire i modelli del nord, diventando solo una caricatura a rimorchio e a comando; ma far riemergere l’anima pensante del [&hellip

La norma generale e i ministri mainstream  

C’è stata una novità nella rubrica “Il mostro della settimana” che puntualmente addita al pubblico disprezzo e alla gogna mediatica l’orco del momento: stavolta per il generale Roberto Vannacci è arrivata la sanzione del governo, col ministro della difesa Guido Crosetto che ha rimosso dall’incarico l’ex comandante della Folgore, mentre il suo libro epicamente e [&hellip

 La prima legge del potere    

Vi chiedete perché è così difficile governare l’Italia e realizzare grandi cose quando si assume un ruolo di responsabilità. Non è questione di destra o di sinistra; entrate in argomento come se doveste entrare in una barca o in una moschea, lasciando sulla soglia le vecchie scarpe di destra e di sinistra. Entrate a piede [&hellip

Pareto scoprì le élite, i miti moderni e il fascismo 

Come oggi cent’anni fa, il 19 agosto del ’23, moriva nella solitudine di Céligny, il più grande sociologo italiano, scopritore delle élite e del mito nella società contemporanea: Vilfredo Pareto. Economista e matematico, storico e sociologo, studiò con realismo lucido e a tratti ironico, le mutazioni e le invarianti della storia; osservò la realtà e [&hellip

Dove nasce la destra sociale

Ma che bestia misteriosa è la destra sociale? Ne riparlano, dopo lungo silenzio, i giornali a proposito dell’idea di Giorgia Meloni di tassare gli extraprofitti delle banche. Di primo acchito era sembrata una mossa per spiazzare la sinistra e i grillini, proponendo una norma che era diventata un loro slogan di battaglia. Poi è apparsa [&hellip

In treno verso il nulla, stranieri a casa propria

L’altra sera ho preso un treno locale tra Foggia e Bari. Ero nella mia terra, dovevo raggiungere il mio paese natale, ho preso l’ultimo regionale della sera. Non ero in prima classe, non leggevo Proust, non ero tra lanzichenecchi, come era capitato ad Alain Elkann ed ero curioso di chi mi stava intorno. Ero l’unico [&hellip

Chi non la pensa come loro su ogni cosa è negazionista

Pur essendo una forte minoranza nel Paese e nel Parlamento, la sinistra vuole imporre ed estendere il reato d’opinione. Hanno scelto la parola più forte, negazionismo, usata per condannare chi nega i campi di sterminio nazisti, che è già reato d’opinione, e l’applicano a ogni opinione difforme rispetto a quella dominante: è negazionista chi ha [&hellip

Elogio funebre di un grande comunista

È morto a 91 anni uno dei più giovani teorici della sinistra che non si arrese. Si chiamava Mario Tronti. Pochi mesi fa mi cercò e ci incontrammo da lui al Senato: aveva progetti per l’avvenire, voleva ordine insieme trame culturali, inaudite alleanze e risvegliare comuni passioni civili. Mi colpì la voglia di futuro che [&hellip

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