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Tu sei Giorgia, e gli altri?

È la prima volta che una donna diventi leader politica di primo piano in Italia. È la prima volta che la destra venuta dal Msi e da An sfiori il venti per cento dei consensi virtuali e scavalchi nei sondaggi la sinistra venuta dal Pci e dall’Ulivo. È la prima volta che un leader della [&hellip

I sovranisti nell’era Draghi

Come sarà il sovranismo nel tempo di Mario Draghi alla guida di un governo per metà sostenuto e per metà osteggiato dai sovranisti? Ne uscirà sano, con le ossa rotte o rafforzato? Partiamo da un doppio paradosso. Il primo è che hanno fatto bene sia Salvini che Meloni a scegliere le rispettive strade. Non siamo [&hellip

La colomba per Giorgia, il mattatoio per Matteo

Ma da dove nasce questa imprevista apertura di credito del Corriere della sera e del neosegretario del Pd, Enrico Letta, nei confronti di Giorgia Meloni e i suoi Fratelli d’Italia? Proprio ora che la Meloni è all’opposizione, da sola, contro il governo Draghi e cresce nei consensi di giorno in giorno… Sarò malpensante ma conoscendo [&hellip

La sinistra suprematista

Dietro gli insulti gravi e puerili di un accademico, di uno storico, di un intellettuale alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ci sono ben tre pregiudizi: contro le donne in politica, per giunta conservatrici; contro la gente di destra, per giunta ex-missina; contro i popolani, per giunta borgatare romane. Sessismo, classismo e razzismo politico, [&hellip

Nasce il sovranismo compatibile

Capisco la sinistra, i piddini, i grillini, leucini, che devono dissimulare la loro disfatta con l’arrivo di Draghi e giustificano la caduta della loro pregiudiziale anti-Lega con la conversione europeista di Salvini, facendo capire che sono cambiati i sovranisti, stanno ammainando le loro bandiere, mentre loro restano integerrimi custodi della loro coerenza e depositari ufficiali [&hellip

Come reagire a censure ed esclusioni?

Mezza Italia, mezza Europa o mezza America si sente oppressa, esclusa, censurata, offesa. Si sente oppressa per le restrizioni che subisce a causa della pandemia, anche se in gran parte ne comprende la necessità, ma non intravede sbocchi, vede precipitare la situazione sociale e reputa folle il modo in cui si abbattono le misure, inefficaci [&hellip

Il passaparola è: addomesticare i sovranisti

Ci risiamo. È ripartita la campagna per addomesticare i sovranisti, assorbirli e neutralizzarli nell’establishment, accucciarli all’ombra del potere. A partire da Capitan Salvini che vogliono trasformarlo in Capitan Findus, una specie di surgelato fritto, un tenero bastoncino di pesce. Ormai è un pendolo: prima delle elezioni, media e poteri presentano le opposizioni populiste come il [&hellip

EuroGiorgia, oltre Fini e Almirante

Il miracolo di Giorgia Meloni, incoronata reginetta dei conservatori europei. Un miracolo che nasce dalle urne, dalla tv, dalle piazze d’Italia. Non era successo a Giorgio Almirante, nemmeno nella stagione trionfale della Destra nazionale nel 1972, lui che veniva da lontano e le piazze davvero le riempiva e le accendeva. Non era successo a Gianfranco [&hellip

Se Atene piange, Sparta non ride…

Il peggior governo della peggiore coalizione possibile nel peggior momento della repubblica. E davanti un’opposizione scarsa, parolaia e biforcuta. Basterebbe questo quadro di partenza per chiudere il discorso e occuparsi d’altro: di vacanze, giardinaggio o metafisica. Ma uno sforzo ulteriore va fatto per spiegare il nostro sconforto. Siamo alle porte di un autunno che ci [&hellip

Gli Stati generali ci vorrebbero all’opposizione

Gli Stati generali sono un assurdo per un governo in carica perché sostituiscono il fare col dire, e questo soprattutto nella nostra emergenza è un gravissimo tradimento; sarebbero invece utili alle opposizioni se mettessero a fuoco una risposta organica, una compagine e una proposta alternativa di governo. E sarebbero il segno di un’iniziativa politica dell’opposizione, [&hellip

Nani alle spalle dei giganti

Da una parte Andreotti e Fanfani, Moro e Craxi, La Malfa e Berlinguer, Almirante e Malagodi, Pannella e Spadolini. Dall’altra Berlusconi e Renzi, Grillo e Di Maio, Conte e Monti, Zingaretti e Gentiloni, Salvini e Meloni. Provate a paragonare alla fine di un ventennio cominciato nel duemila, dieci protagonisti della prima repubblica con dieci protagonisti [&hellip

Detto tra noi

Pontida, Atreju e poi? Tweet, selfie, comizi, talk show, magari un corteo. Ma qual è la consistenza di quel fenomeno pur maggioritario nel nostro paese che è chiamato sovranismo? Dico la consistenza oltre l’apparenza mediatica, le opinioni espresse, le facce dei leader. Sapete come la penso, sapete che la sintesi del peggio che comanda l’Italia [&hellip

Dove si è cacciata la destra?

Dove si annida oggi la destra, ossia quel mondo variegato e bastian contrario che un tempo si riconosceva in settimanali come Il Borghese e che votava in prevalenza e con qualche riluttanza per la destra nazionale? Facile dire che quel mondo confluito e disperso in un’area definita di centro-destra, fino al popolo delle libertà, si [&hellip

Il Centro-destra, fine corsa

Il centro-destra come lo abbiamo conosciuto non esiste più. Lo ha detto l’altro giorno Giorgetti, il numero due della Lega parlando a una platea di destra. Ha detto semplicemente la verità, ai limiti dell’ovvietà. Ma ha suscitato scandalo e indignazione tra i fondamentalisti del berlusconismo, come se avesse rotto un patto di sangue nel centro-destra [&hellip

Tele-Razza

Va in onda TeleRazza, il telegiornale monografico a reti unificate che ogni giorno invade le case degli italiani. Razzismo è la parola chiave più ricorrente, anzi ossessiva, che apre e chiude i servizi sugli sbarchi, sui migranti, sulle reazioni a Salvini, che sono sempre dieci volte più ampie delle dichiarazioni proSalvini. Uno a dieci è [&hellip

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