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E se nascesse un sovranismo europeo?

“I sovranisti accettino l’Europa” è l’invito perentorio che il Corriere della sera ha rivolto alla “destra”, in caso di vittoria alle prossime elezioni. Basta con questo cieco nazionalismo, ammonisce Angelo Panebianco nel suo editoriale, magari proficuo dal punto di vista dei consensi ma nocivo in caso di governo; basta col ritenere nemica la Germania e [&hellip

Se dici Europa a cosa pensi?

Dici Europa e cosa ti viene in mente? Contabilità, solo contabilità. Dare soldi, avere soldi. Pagare debiti, avere crediti. Vedi ventisette figure che un tempo si sarebbero chiamati statisti, che in un padiglione asettico e ovattato, fuori della vita reale, stanno lì giorni e giorni a tirare sul prezzo. Con loro ci sono alti funzionari, [&hellip

Arrivano i soldi ma lo Stato non c’è

Tutta la commedia intorno ai soldi europei, tutta la pantomima dei premier e degli eurocrati, tutte le promesse di rilancio ruotano intorno a un asse che non c’è: lo Stato. Dov’è lo Stato che dovrebbe pompare sangue al paese, ai paesi, ai popoli, all’economia stremata dopo la pandemia? Dov’è lo Stato-Cuore che dovrebbe rimettere in [&hellip

La domanda del bambino che fa cadere l’Europa

Ma da dove arriveranno questi benedetti soldi? Se un bambino curioso dovesse intrufolarsi nel vertice europeo farebbe cadere nel panico l’Unione Europea, gli Stati membri, i prodighi e i frugali, i pezzenti e i pidocchiosi, i popoli e i mercati, rivolgendo la più elementare delle domande. Sarebbero in tanti a menare il torrone, e tante [&hellip

L’Europa si giudica dai fatti

Antieuropeismo in Italia e calo di Salvini nei sondaggi: Marcello Veneziani ne parla con la testata francese Marianne. Intervista a cura di Ariel Dumont. Con la crisi Covid e i ritardi dell’Ue nell’ascoltare le richieste dell’Italia, gli Italiani si sono sentiti abbandonati. Gli ultimi numeri dicono che l’antieuropeismo sale. Che ne pensi? Non sale e [&hellip

I Messi dell’Eurocrazia

Sapevamo che questo governo era nato con un solo scopo: sopravvivenza di gruppo e personale, al governo e in parlamento, impedendo il voto e la vittoria di Salvini coi suoi alleati. Questo è lo scopo interno di quell’alleanza, il mastice. Abbiamo in questi giorni conosciuto lo scopo esterno assegnato al governo Contebis: eseguire i comandi [&hellip

Arriva Putin e all’Europa manca un leader

Arriva a Roma un gigante, Vladmir Putin, che guida la Russia con mano sicura dall’inizio del terzo millennio. Accantoniamo i giudizi di valore, piuttosto controversi, sullo zar venuto dal comunismo e dalla tradizione russa. Parliamo di statura politica: è un grande statista che passerà nel bene e nel male alla storia. Anche Donald Trump e [&hellip

Quella terna tra Roma e Bruxelles

Un, due, Tria. Tra i grillini e i leghisti in campo c’è una terna arbitrale gradita al Quirinale e a Bruxelles. L’arbitro è l’Avvocato, professor Giuseppe Conte da Volturara Appula, i segnalinee sono il ragionier Filini in arte Giovanni Tria e il segnaposto-ombra Enzo Moavero Milanesi. È il Trio Carbone del governo e dovrebbe servire [&hellip

I Mostri di oggi, i Draghi di domani

In una domenica di maggio travestito da novembre arrivò finalmente il giudizio di Dio, l’ordalia elettorale che dovrà decidere i sommersi e i salvati, o se preferite, i salvini e i dannati. Giorno importante dal punto di vista simbolico, prima che politico. Ma come è stato raccontato questo 26 maggio dai media e dai poteri [&hellip

Piccolo promemoria europeo

Prima di votare per l’elezioni europee non sarà male un piccolo ripasso di storia per rovesciare il raccontino ufficiale che ci viene somministrato ogni giorno dalle istituzioni, dai poteri vigenti, dai mass media e dalle cattedre storico-culturali dominanti. Prima menzogna ripetuta ogni giorno: l’Europa è nata contro i nazionalismi, è sorta cioè da una guerra [&hellip

Piaccia o no, il sovranismo sveglia l’Europa

I carri allegorici dell’eurocrazia sfilano uniti contro il pericolo nazional-sovranista e i suoi richiami mitologici veri e presunti. Napolitano, Prodi, Monti, Moscovici, il Collettivo Direttori dei Giornaloni all’unisono con l’Arco Euro-Costituzionale nostrano, si sono mobilitati contro il Pericolo Imminente, il sovranismo di casa e il sovranismo di fuori. L’allarme non è giustificato dalla minaccia di [&hellip

Il teatrino d’Europa

Chi è burattino? Chi non ha autonomia di vita e di movimento ma viene mosso da altri che gli danno anche la voce. Giuseppe Conte è un professore, non proviene dai movimenti che lo hanno portato al governo, è il punto di mediazione fra tre figure diverse: Di Maio, Salvini e Mattarella. Tecnicamente e politicamente [&hellip

Francia e Germania contro l’Europa

Dunque, la Germania al posto dell’Europa nel consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il franco francese anziché l’euro nei paesi africani. L’accordo economico-politico bilaterale tra Macron e la Merkel sulla testa dell’Europa e dei suoi accordi. Lo sfondamento dei limiti europei del debito da parte dei francesi, col placet dei tedeschi. La conquista dell’economia italiana [&hellip

Ue che manovra

Qua si mette male, molto male. Il guaio non è la manovra economica che sarà pure inappropriata e insufficiente ma che non è così drastica e rivoluzionaria, e non produrrebbe quei danni letali che si raccontano ogni giorno. Il guaio è la reazione alla manovra. Che non è poi nemmeno la bocciatura della manovra, ma [&hellip

Lo spread esiste, il popolo no

Il Corriere della sera, in un editoriale di Angelo Panebianco, è arrivato a sostenere che lo spread è reale, mentre il popolo è un’astrazione, non esiste, se non nella propaganda sovranista. Panebianco rispondeva a una semplificazione demagogica, ma la conclusione a cui portava era questa: il popolo è un’invenzione dei populisti, lo spread, invece, è [&hellip

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