Guida alla leggenda di Fiore
Romanzo spirituale. La leggenda di Fiore racconta la vita e il cammino, dalla nascita alla morte, di un cercatore di Luce. Un’avventura dell’anima nutrita dalla nostalgia delle origini senza mai tornare a casa, che si svolge in tempi e luoghi indefiniti; ma con una serie di allusioni alla vita reale da scoprire. La copertina fiorita è di Franco Battiato. Ha il tono lieve di una fiaba, anche se disseminata di buche profonde, dove brillano come mine i pensieri.
La svolta dell’autore. Marcello Veneziani aveva insistito con l’editore per rinunciare a firmare l’opera, voleva pubblicarla con altro nome, magari non italiano. Voleva liberare l’opera dal suo autore, non voleva destare diffidenze e pregiudizi sul suo nome, perché questo libro segna una svolta profonda, non solo nel genere, narrativo e nello stile lirico e ispirato. Va letto con mente libera e passione di verità, dimenticando l’autore.
L’opera. La leggenda di Fiore è stata interamente concepita nella cattività della quarantena, ed è dunque un libro che aspira ai grandi spazi, al libero andare per il mondo, alla vita tra cielo e terra, sole e mare, baciati dal vento. E’ popolata di animali non domestici, di amori sfiorati ma fruttuosi, e si avvale di un linguaggio gioioso anche quando è pensoso, che non nasconde i sentimenti. Intreccia storie vissute e viaggi interiori, trame narrative e orditi spirituali.
Il destino del nome. Fiore nasce e muore a cavallo tra la fine e l’inizio dell’anno, nel giorno dedicato a san Fiore (che è pure San Silvestro). Il suo nome sarà il suo destino, la ricerca del Fiore d’oro, il suo incontro con Gioacchino da Fiore, il frate dell’Apocalisse. Fiore riceve in consegna il libro del profeta, mai ritrovato, di cui storicamente si conosce solo il titolo: De unitate seu essentia Trinitatis, in cui tratta l’avvento dello Spirito Santo.
Il cammino in Oriente e il ritorno in Occidente. Incontri speciali e soggiorni in luoghi straordinari, dall’Isola delle donne al paese Senzanome; il lungo viaggio dall’estremo oriente all’estremo occidente. La morte sfiorata, poi rinato, la scoperta del nesso tra spirito e respiro, la vita da asceta gioioso in tunica, il cappello a cono, il salterio, il tappeto e il rosario, l’alchimia, gli animali, le sue lezioni di maestro riluttante, la scoperta tardiva della triplice paternità.
Incontro col Papa. Nella terra estrema del Tramonto, Fiore incontra il Papa che si è dimesso e vive nascosto. I retroscena della sua rinuncia, la tempesta nella Chiesa fra tre papi, il confronto col cristianesimo, il nuovo papa venuto dall’Asia; il dialogo col Santo Padre che volle farsi fratello. Un capitolo allusivo al papato presente, seguito da un confronto con la fede cristiana.
I fiori del bene. La ricerca di Fiore è all’opposto dei Fiori del male di Baudelaire; dopo l’era del Padre (la tradizione antica) e l’età del Figlio (la storia moderna) verrà l’unità dello Spirito: l’io si scioglierà nell’Essere e l’uno nello zero. Cercare la salvezza nella gioia di vivere e di svanire, spogliandosi di sé. Tra Zarathustra e Siddharta il cammino di Fiore, il Fiore del Bene, trasformerà anche il lettore. È un’opera per affrontare la povertà spirituale della nostra epoca.
La leggenda di Fiore è il tappeto volante per evadere dalla prigionia del presente, volare alto e ritrovare la gioia della vita spirituale
La leggenda di Fiore (p.215, 16,50 euro).