Un governo di salvezza nazionale
Egregi Signori del centro-destra – dico a voi Berlusconi, Salvini, Meloni e Quartagamba – dopo lo spettacolo deprimente delle liste e i criteri scadenti con cui avete scelto i candidati, vi resta solo una possibilità per recuperare fiducia e credito.
Chi vi scrive non ha nascosto la sfiducia nei vostri confronti, non vede né un vero programma né vera coesione sui temi di fondo e nemmeno riconosce un leader supremo di cui fidarsi. E sospetta torbidi giochini dopo il voto.
Con queste premesse è giustificato temere l’accrocco che verrà fuori se toccherà a voi formare un governo.
D’altra parte la sfiducia manifesta nei vostri confronti, nelle vostre capacità di governo e nelle vostre reali intenzioni non ci induce a preferire i dilettanti allo sbaraglio grillini, privi di ogni visione politica e d’ogni capacità di governo, orecchianti, arrabbiati ma poi allineati sui temi radical di fondo. E tantomeno ci induce a ripiegare su quella cupola politically correct della sinistra renziana e renzofoba, da cui divergiamo su ogni piano.
Quindi ci tocca fare i conti con voi, perché l’unica seria alternativa al voto per il centro-destra resta per noi solo l’astensione, il gran rifiuto o il voto amatoriale di nicchia. Se non l’espatrio.
Fatte queste premesse torno alla vostra ultima chance per presentarvi agli italiani.
Statemi a sentire e non prendetemi per matto. Dunque per essere credibili voi dovreste presentarvi in queste settimane non promettendo che le vostre armate brancaleone partoriranno dai loro scassati ranghi il migliore dei governi possibili. Ma impegnandovi a non mandare al governo le vostre truppe, maggiordomi e tirapiedi; vi farete da parte e proporrete un governo dei migliori.
Mi spiego meglio: lasciate che il centro-destra esprima una cabina di regia per dare l’indirizzo politico al governo e poi indicate per la compagine di governo le migliori personalità nei singoli settori, fuori dai partiti. Traduco in termini più precisi.
Indicate dodici eccellenze per guidare altrettanti ministeri: Interni, Esteri, Economia e Finanza, Lavoro, Famiglia, Giustizia, Difesa, Istruzione e Ricerca, Beni culturali, Ambiente, Salute, Sviluppo. Il meglio che c’è e che è disponibile all’eroica impresa. Sottolineo come novità il Ministero della Famiglia, fondamentale per tutelare l’architrave della società italiana, incentivare le nascite e sostenere la politica per la famiglia (case, asili, assistenza agli anziani).
Prevedete poi, a fianco dei dodici ministeri, una serie di deleghe speciali che sostituiscano i vecchi sottosegretariati su settori cruciali come: Immigrazione, Commercio estero (inteso come tutela del Madre in Italy), Comunicazioni, Spettacolo, Pari Opportunità, Agricoltura, Sport, Grandi Opere, Protezione civile, Alimentazione, Turismo, Trasporti, Pubblico Impiego, Affari Locali e Sud, Energia.
Una compagine più esile e mirata rispetto alle composizioni dei governi ultimi con pacchi di sottosegretari per accontentare correnti, partitini, notabili e ruffiani.
I ministri e vicari avrebbero come cabina di regia per l’indirizzo politico e l’attuazione del programma un coordinatore e tre vice delegati ai rapporti con l’Europa, col Parlamento e coi Media. I quattro sarebbero i leader della coalizione o loro emissari. Figure politiche.
Resta l’incognita del presidente del consiglio. Visto che entriamo nel Carnevale, chiamiamolo per ora Zorro, il condottiero mascherato. Il premier dovrà essere il leader riconosciuto da tutte le forze. Cercatelo oltre voi.
Non so se riuscirete davvero a superare la fatidica soglia del 40% e ad avere la maggioranza assoluta per governare. Mi pare difficile. Ma una scelta del genere – , sostegno in Parlamento ma fuori dal governo- darebbe uno spiraglio di fiducia, quasi il sospetto che davvero pensate alla rinascita del nostro Paese, vi fate da parte e promuovete sul serio un governo dei migliori per la salvezza d’Italia.
Pensateci, non è una pazzia. Semmai la pazzia è pensare che siete davvero in grado di accordarvi sull’indirizzo politico, mettervi da parte e scegliere i migliori su piazza.
MV, Il Tempo 31 gennaio 2018