Comunitari o liberal
"Caro Veneziani, condivido il punto fondamentale da Lei così bene espresso, là dove parla della necessità di sostituire gradualmente il vecchio e inservibile bipolarismo, senza rinunciare alla necessità di una democrazia dell'alternanza. Ma non sarà allora il caso di ripensare la stessa democrazia anziché andare a caccia di nuove spaccature simili alle vecchie?" (Ralf Dahrendorf) "Veneziani attacca gli aspetti più politici della posizione liberale, e lo fa con notevole sensibilità per la tesi filosofica che difende e per quella che attacca". (Sebastiano Maffettone, "Il Sole 24 Ore")
"Qual è il nocciolo dei liberal? L’idea di emancipazione, di liberazione dai legami, nel progetto di un’umanità. Un’idea che si coniuga con la deterritorializzazione, il superamento dei confini, l’universalismo".
"Il comunitario è colui che assegna importanza al comune sentire, ai riti, le usanze e i costumi di un popolo. Importanza non sociologica o folcoristica, ma vitale, come modelli di riferimento per orientarsi".
"Il comunitario si sente il figlio di una patria, per il liberal la propria patria è il tempo".
"Il comunitario ama la varietà e diffida della precarietà; il liberal preferisce la variabilità e non ama le differenze. Varietà è la diversità in senso spaziale, variabilità è diversità in senso temporale".