Julius Evola tra filosofia e tradizione
Evola, un contemporaneo che dista millenni: le sue radici sono moderne, ma i suoi frutti nascono nel segno della tradizione. Qual è il reale significato della filosofia evoliana, quale la sua incidenza storica? In quali rapporti è il pensiero evoliano con il nichilismo ed il cristianesimo, l’attualismo gentiliano e la rivoluzione conservatrice, il pensiero negativo e il sacro? Sono questi i temi affrontati in questo saggio sul principale ispiratore del radicalismo di destra.
“Evola non è un filosofo, almeno nella accezione moderna e accademica che si attribuisce al termine, onde il suo sistema filosofico, elaborato negli anni giovanili, non esaurisce i suoi orizzonti dottrinari ed esistenziali”.
“Quando Evola sostiene che la “nostra patria è l’idea (e lo ripete in un opuscolo divulgativo come “Orientamenti”), Evola taglia i ponti su cui si regge la Tradizione, la destoricizza e la disumanizza, ne fa un’essenza disincarnata che può ben figurare nel campionario delle “ideologie” moderne, ove ciò che conta non è più la propria specificità naturale, la propria appartenenza etnica, rituale, genealogica, ma solo la “comune idea”.