La cultura della destra

Che vuol dire essere di destra oggi, qual è la cultura della destra e come si esprime nel nostro tempo davanti ai problemi cruciali creati dalla globalizzazione e dall'immigrazione, dal dominio della tecnica e del mercato, dalla bioetica e dalle nuove famiglie? Ecco le principali domande a cui cerca di rispondere questo saggio che evidenzia alcune contraddizioni: la forbice esistente tra una cultura di destra larga e diffusa e una cultura militante di destra che è invece minoritaria e marginale e il paradosso di una destra che per la sinistra è sempre stata al potere sotto falso nome (liberalismo, fascismo, democrazia cristiana, berlusconismo) e per i suoi sostenitori invece è sempre stata all'opposizione.


"A voler stabilire una distinzione di fondo tra due diversi modi di intendere la cultura si dovrebbe dire che da un verso c’è l’idea di una cultura che intende correggere la realtà, cambiare gli assetti storici, politici e sociali, accettando l’idea militante di appartenere a un’intellettualità collettiva che agisce incarnando lo Spirito del Tempo; e dall’altro c’è una cultura che intende conoscere e descrivere la realtà, approfondirla, magari aggirarla, nobilitarla e superarla, ma non si pone il problema di trasformarla: se fosse questo il vero crinale tra la cultura di sinistra e quella che imprecisamente chiamiamo cultura di destra".

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Publisher: LaTerza

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