La sconfitta delle idee
«Le idee non servono più. Sonoritenute d'intralcio al potere e al piacere, agli ascolti, al mercato e allavita. Di loro sopravvivono solo i gusci vuoti o i loro idoli e al loro postotrionfa la retorica, il puro vitalismo, il culto del denaro o resistono ivecchi residui dell'ideologia e dell'utopia.» Dall'autore della "Culturadella destra", un viaggio impietoso tra gli intellettuali e il potere, imass media e l'Occidente, animato da una convinzione: nessuna civiltà puòsopravvivere alla fine delle idee. (Dalla copertina dell'edizione precedente,nei "Robinson. Letture")
“Credere che il senso religiosoappartenesse a uno stadio infantile, primitivo e tribale della società, comepensavano gli intellettuali illuministi, e non piuttosto all’animo umano, allavita interiore e ai suoi bisogni innati, ha significato un impoverimento, unaperdita, che ha ingigantito angosce e sicurezze, depressioni e solitudini”.
“La nostra epoca crede di esserepiù moderna perché si emancipa dalla tradizione e dalla cultura di origine, maè in realtà più arcaica e primitiva proprio per questa sua semplificazione edeculturazione”.
“La forza delle idee non èquella di sciogliersi nell’azione, e direndersi dunque solubile; ma di trascendere l’azione per orientarla, oquantomeno per comprendere criticamente i suoi effetti”.