Vita natural durante
“La memoria di una vita che si dispone al congedo", la vita di Plotino, il diario umano e filosofico di un pensatore del bello che si trovò a vivere al tramonto dell'antichità sul crinale tra oriente e occidente e sublimò nella sua dottrina quella grandiosa catastrofe. Plotino fu l'ultimo filosofo "pagano", erede e crocevia di tre mondi: il mondo magico degli egizi, da cui proveniva, il mondo filosofico dei greci, in cui si formò e il mondo imperiale di Roma, in cui visse e insegnò. Il volume racconta della sua infanzia e maturità, tra amore e sapienza, combattimento e ascesi, facendo emergere lo sfondo tumultuoso del tempo.
“La mia inquietudine assunse così l’aspetto di un pensiero ambulante. In quel tempo mi apparve l’unico pensiero possibile: perché ciò che si fingeva stabile in realtà era solo statico, non era pensiero ma organizzazione della pigrizia, ripetizione insensata, pura geometria del vuoto. La quiete senza contemplazione non occhieggia ad alcuna calma dell’essere, è solo un assentarsi del pensare, un riversarsi nella vita da automi”.
“Il tramonto pervade il paesaggio e annuncia la sera. Ma trascurabile è il crepuscolo di una singola giornata, come quello di una singola vita. I giorni e le esistenze ritornano”.