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Il corpo estraneo e la neutralità armata

Qual è il segreto di Mario Draghi? O meglio su quale arcano regge il suo potere e il suo consenso freddo? Draghi è inteso dagli italiani come il Corpo Estraneo. Questa è la ragione della fiducia verso di lui ma anche della diffidenza nei suoi confronti. Lo vedevo l’altro giorno al vertice dei G7 in [&hellip

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Il paradosso del Quirinale

Demansionata dall’arrivo del Drago a Palazzo Chigi, la politica si sta concentrando sulla sottopolitica dove può recuperare uno straccio di sovranità e un pizzico di strategia. E al primo punto c’è la Questione Quirinale. Mattarella dice: “non contate su di me per il bis” e non si sa se lo dice per davvero oppure no, [&hellip

Ma neanche ora gli italiani sono tutti brava gente

Egregio Presidente Draghi, francamente non mi aspettavo che uscisse dal suo Recovery plan per inseguire Mattarella, il mainstream e il palco delle autorità in tema di Resistenza e “nazifascismo”. La vedevo troppo concentrato sul piano economico, dove gioca più suo agio, per avventurarsi sulla breccia in temi storici e civili, a forte valenza ideologica e [&hellip

I sovranisti nell’era Draghi

Come sarà il sovranismo nel tempo di Mario Draghi alla guida di un governo per metà sostenuto e per metà osteggiato dai sovranisti? Ne uscirà sano, con le ossa rotte o rafforzato? Partiamo da un doppio paradosso. Il primo è che hanno fatto bene sia Salvini che Meloni a scegliere le rispettive strade. Non siamo [&hellip

Precettazione pasquale e clausura di popolo

L’Italia è ormai ridotta a un monastero di clausura nazionale. Dal precetto pasquale siamo passati alla precettazione pasquale, per la seconda volta. Ma io non credo che il governo Draghi stia seguendo sulla pandemia le orme del governo Conte, come sostengono i critici di Draghi e i nostalgici di Conte. Credo innanzitutto che Draghi stia [&hellip

Dragocrazia

È davvero prematuro rinfacciare al governo Draghi di essere la riedizione del governo Conte o di esultare per questo, come fanno i grillo-contini. È stato quantomeno puerile gridare subito alla continuità con Conte quando non si era ancora insediato il governo. Certo, serve per galvanizzare le tifoserie e dire agli uni che il Maligno ha [&hellip

La Mutazione, tra salvezza e pericolo

Egregio Presidente Draghi, è stata un’astuzia gentile da parte sua negare che la sua chiamata a Palazzo Chigi sia il frutto del fallimento della politica, con relativa abdicazione in favore dell’economia da lei autorevolmente rappresentata. Era quello che abbiamo sostenuto noi e che lei ha respinto, perché non vuole infierire sul governo uscente, non vuole [&hellip

E se “i migliori” al governo non ci vogliono andare?

Quando scoppiò Tangentopoli, Giulio Andreotti appariva una mummia senza tempo, vecchissimo per molti, eterno per altri, comunque un reperto di un’era geologica precedente che resisteva al potere dalla preistoria. In quel tempo Andreotti aveva la stessa età del neo presidente del consiglio Mario Draghi. Settantatré anni, per la precisione. Cinque anni meno del neo presidente [&hellip

Il consolato di Draghi, ai politici il reddito di sopravvivenza

Per il governo dei migliori sarà per un’altra volta. Troppi ministri politici, troppi reduci del governo uscente. Pur di liberarci da questa politica e da questi politici, eravamo disposti a subire un governo di tecnici purché eccellenti, con tutti i rischi che comporta. E invece per ogni tecnico abbiamo due politici al governo. Sono solo [&hellip

Nasce il sovranismo compatibile

Capisco la sinistra, i piddini, i grillini, leucini, che devono dissimulare la loro disfatta con l’arrivo di Draghi e giustificano la caduta della loro pregiudiziale anti-Lega con la conversione europeista di Salvini, facendo capire che sono cambiati i sovranisti, stanno ammainando le loro bandiere, mentre loro restano integerrimi custodi della loro coerenza e depositari ufficiali [&hellip

Niente politici al governo per favore

Mi auguro ardentemente che Mario Draghi faccia un governo senza politici. Lo dico non solo per lo spettacolo indecente della politica negli ultimi tempi, per il fallimento della politica che ha condotto a chiamare lui, né solo per l’ennesimo trasformismo buffone che ha visto tutti – corrieroni inclusi – accorrere ai piedi dell’ex governatore; o [&hellip

I Draghi dopo i mostricciattoli

Da domani faremo il punto sulla situazione e poi sull’arrivo di Mario Draghi. Soluzione inevitabile dopo Conte e la marmaglia grillosinistra, purché non sia un governo politico di ammucchiata ma un governo di alto profilo, autorevole e distinto dai partiti. Poi il voto. Già due anni fa su La Verità prevedevamo: “La ricetta grillina in [&hellip

Diciamoci la verità, anche se ci fa male

Allora ragazzi, sospendiamo per un attimo lo spettacolo presente e le polemiche connesse, proviamo a portarci avanti col programma e pensare a domani. Chi dovrà ricostruire il Paese, da dove ripartire, in che modo? Domande a cui, state certi, non sarò in grado di dare risposte e temo che nessuno lo sia. Ma domande che [&hellip

Un governo di salute pubblica? Ad avercelo

A questo punto ci vorrebbe davvero un governo di Salute Pubblica. L’espressione è assai pertinente sul piano lessicale ma altrettanto inquietante sul piano storico. Perché il primo e più famoso governo di Salute Pubblica fu varato dai giacobini di Robespierre nell’aprile del 1793 e fu Terrore dopo la Rivoluzione di quattro anni prima. Ma un [&hellip

Il ritorno di Dibba contro i Draghi

Ale oh oh. Ale Dibba, al secolo Alessandro Di Battista, sta tornando. Esce dalla favola e torna alla realtà, all’Italia virale e segregata dei nostri giorni. Se ne parla ormai da svariati giorni, probabilmente torna a piedi, a cavacece o sulla gobba di un cammello, come i Re Magi, visto che si è messo in [&hellip

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