Mishima, quel gesto assoluto e la sua eredità
Cosa ci dice oggi uno scrittore giapponese che il 25 novembre di cinquant’anni fa si suicidò davanti alle telecamere col rito tradizionale del seppuku perché la sua patria aveva svenduto l’anima alla modernità e all’americanizzazione? Un gesto incomprensibile agli occhi del nostro tempo, assai remoti da quel clima e dalla radice da cui provenivano: oggi [&hellip