Dopo la rottamazione venne la restaurazione

Con un colpo di mano, la scorsa notte Giorgio Napolitano si è ripreso il Quirinale, sostenendo che nel 2013 era stato rieletto per sette anni e dunque gliene toccano ancora tre e mezzo. Ha cambiato la serratura al Palazzo e il povero Mattarella rientrando non è riuscito ad entrare, mentre i corazzieri fingevano di non conoscerlo; così ha dovuto ripiegare sulla pensione quirinale. Pure Ignazio Marino dopo l’assoluzione è andato in Campidoglio per riprendersi il Comune di Roma e la carta di credito ma ha dovuto prendere il numeretto perché c’era la fila: Alemanno, Veltroni, Rutelli fino a Darida, tutti gli ex-sindaci riabilitati dopo le ultime esperienze. 
Dopo la rottamazione venne la restaurazione. L’insoddisfazione verso i regnanti presenti, la nostalgia del tempo andato, la riabilitazione giudiziaria di tanti inquisiti e condannati, il ritorno-vintage di Baudo, Costanzo e Santoro in tv e il ritorno degli ex in campo – Berlusconi, Bossi, D’Alema, Casini, Grillo che si riprende il movimento – stanno restituendo a molti ex-regnanti, esautorati dai giudici, dai rottamatori o dall’età, la voglia di riprendersi i posti di comando. A la Repubblica Eugenio Scalfari sta restaurando la sua monarchia e nelle stanze del Corriere della sera si aggira l’ombra di Paolo Mieli. Emilio Fede avanza pretese legittimiste sul suo tg4. Romiti sta ricostruendo con un manipolo di nostalgici la disciolta Fiat e Montezemolo punta a giorni alterni su Ferrari e Confindustria. Ora si attendono la Carrà, Prodi e i Dik Dik.  Si riaffaccia Bersani nel Pd, mentre Fini è stato visto percorrere su e giù via della Scrofa, a lui famigliare, e Vendola ha finito il permesso per maternità e allattamento e vuol riprendere servizio. Sotto casa di Renzi, gli ex Monti e Letta hanno appeso uno striscione inquietante: Matteo #staisereno. Da qualche giorno anche Papa Bergoglio è preoccupato dal ritorno di fiamma di Ratzinger che sta uscendo con libri e interviste e si aggira minaccioso con la tiara e un manipolo di guardie svizzere nei corridoi vaticani…

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  • L'ultimo libro di Marcello Veneziani

    Marcello Veneziani

    Giornalista, scrittore, filosofo

    Marcello Veneziani è nato a Bisceglie e vive tra Roma e Talamone. E’ autore di vari saggi di filosofia, letteratura e cultura politica. Tra questi, Amor fati e Anima e corpo, Ritorno a Sud, I Vinti, Vivere non basta e Dio Patria e famiglia (editi da Mondadori), Comunitari o Liberal e Di Padre in Figlio- Elogio della Tradizione (Laterza); poi Lettera agli italiani, Alla luce del mito, Imperdonabili, Nostalgia degli dei, La Leggenda di Fiore, La Cappa e l’ultimo suo saggio Scontenti (Marsilio).
    Ha dedicato libri alla Rivoluzione conservatrice e alla cultura della destra, a Dante e Gentile. Ha diretto e fondato riviste settimanali, ha scritto per vari quotidiani, attualmente è editorialista de La Verità e di Panorama.

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