Quel triste record mondiale

Nella marea di vaniloqui che ci sommerge in questi giorni, vorrei sapere da governo, medici, scienziati, protezione civile perché l’Italia è il paese al mondo col tasso più alto di morti rispetto ai contagiati: circa 22 mila su 166 mila contagiati. Ossia circa il 13%, più di uno su otto contagiati. Come lo spiegate?

C’è chi risponde che i contagi in effetti sono molti di più; ma se è per questo sono di più anche le vittime per il contagio, si pensi ad alcune province della Lombardia e ai morti nelle case di riposo non censiti come vittime del virus. E poi il discorso dei contagiati in numero molto maggiore di quelli accertati e censiti vale per tutto il mondo, perché dovrebbe valere solo per l’Italia? Nessuno ha testato costantemente a tappeto tutta la popolazione.

C’è chi replica, interpretando le mezze frasi della protezione civile, che da noi sono contati tra i morti con covid-19 anche quanti avevano altre complicanze letali; ma resta inspiegato perché solo da noi varrebbe questo conteggio, perché siamo gli unici che ostentano un numero di morti per contagio superiore all’effettiva realtà? L’impressione è che troppi navigano nel buio o i pochi che forse ne sanno di più, non dicono la verità, e a che scopo lo nascondono non lo sappiamo. Resta dunque il mistero dei dati ufficiali: perché nelle classifiche del mondo risulta che in Italia muore il 13% dei contagiati, più di ogni altro nel pianeta. Non basta la tragedia, non basta l’assenza di rimedi se non stare a casa, non basta la privazione di ogni libertà. Anche questo mistero con questo record inspiegabile.

MV, 17 aprile 2020

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  • L'ultimo libro di Marcello Veneziani

    Marcello Veneziani

    Giornalista, scrittore, filosofo

    Marcello Veneziani è nato a Bisceglie e vive tra Roma e Talamone. E’ autore di vari saggi di filosofia, letteratura e cultura politica. Tra questi, Amor fati e Anima e corpo, Ritorno a Sud, I Vinti, Vivere non basta e Dio Patria e famiglia (editi da Mondadori), Comunitari o Liberal e Di Padre in Figlio- Elogio della Tradizione (Laterza); poi Lettera agli italiani, Alla luce del mito, Imperdonabili, Nostalgia degli dei, La Leggenda di Fiore, La Cappa e l’ultimo suo saggio Scontenti (Marsilio).
    Ha dedicato libri alla Rivoluzione conservatrice e alla cultura della destra, a Dante e Gentile. Ha diretto e fondato riviste settimanali, ha scritto per vari quotidiani, attualmente è editorialista de La Verità e di Panorama.

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