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Se non si parte dal merito, non si riparte

Non mi pare un buon messaggio quello lanciato da Giorgia Meloni a Milano sulla scuola senza bocciati. Negativo per la scuola e per la società, ma anche per la politica. Lei si riferiva al modello scolastico britannico, noto come A-levels, dove non esistono promozioni o bocciature a fine anno ma “una certificazione accurata e fedele [&hellip

Mandate i sedicenni a scuola, non alle urne

Per carità, lasciate stare l’idea di abbassare la maggior età e dare il voto ai sedicenni. L’ipotesi, ventilata da Enrico Letta nel suo esordio alla guida del Partito Democratico, non ha trovato critiche e ostacoli. Mentre sullo ius soli sono subito insorti Matteo Salvini, Forza Italia e dall’opposizione Fratelli d’Italia, sul diritto di voto ai [&hellip

La scuola non muore di solo virus

La chiusura delle scuole, il balletto sugli esami e sui concorsi e la farsa del plexiglas tra i banchi sono stati solo il colpo di grazia. Ma la scuola sta male da prima del virus. Ogni governo, ogni ministro è stato un gradino per scendere più in basso. Vi ricorderete la Fedeli, senza titoli di [&hellip

Se chiudiamo gli studenti in una campana di vetro

Ma voi pensate sul serio che dovremo comprare dieci milioni di campane di vetroresina per metterci dentro gli studenti? Ma siete cretini, fate i cretini o ci credete cretini? E voi pappagalli, che nei media riferite seri e precisi i dettagli della gigantesca operazione di tumulazione in massa degli studenti in bare trasparenti, siete dementi, [&hellip

Presidi e bidelli espulsi dalla video-scuola

Con la scuola a distanza ci siamo preoccupati dei docenti e degli studenti. Ma che fine faranno i presidi e i bidelli, passati definitivamente alla clandestinità, corpi superflui, estranei al video? Nella videoscuola, il bidello tenterà di spacciarsi come cameraman e addetto ai collegamenti? E il preside si riciclerà come tecnico del suono, come influencer, [&hellip

La notte priva degli esami

Ci fecero pure un film, dopo la canzone di Antonello Venditti, la notte prima degli esami. Diventò la colonna sonora, il romanzo sentimentale, l’autobiografia di una generazione, e insieme la saga di un passaggio, di un’età, di un clima. Di amori e amicizie, di studi, paure e amnesie. Ora invece siamo alla notte priva degli [&hellip

Il Ministro alla Pubblica Ricreazione

Da quando è diventato Ministro, il grillino Lorenzo Fioramonti ha fatto una straordinaria rivoluzione virtuale: ha sostituito la Pubblica Istruzione con la Pubblica Ricreazione. Non lo dico perché è divenuto oggetto di ludibrio e di sollazzo al punto che lui stesso ha notato di essere divenuto “lo scemo del villaggio”. Ma perché il vero core [&hellip

Un governo di magliari

Sono magliari. Non c’è altra definizione che riesca a dare un senso compiuto e complessivo al governo in carica e alla loro arte del raggiro a partita doppia, nei confronti dell’Europa e degli italiani. Un giorno trovano di botto ventitré miliardi, spuntati dal nulla e la cosa più penosa è che le tv e i [&hellip

La scuola muore se scimmiotta la vita

Scusate il vizio antico ma ogni volta che è Primo Ottobre mi ricordo l’inizio della scuola e a volte anche la fine, nel senso del declino della scuola. Vorrei lanciarvi un brevissimo vademecum scolastico, riassumendo le quattro ragioni che giustificano l’esistenza di una scuola pubblica e i rimedi al suo sfascio. La prima: la scuola [&hellip

Dalla maturità all’eternità

Caro Ragazzo che ti accingi agli esami di maturità. So, ricordo, immagino, la piccola trepidazione che accompagna quel rito di passaggio, anche se il 99,5 per cento l’anno scorso superò gli esami. Resta tuttavia l’attesa, il residuo d’ansia, la preveggenza di gruppo per intuire le tracce. Nell’era pre-smartphone tanti miei coetanei si munivano di cartucce, [&hellip

Perché è scomparsa la storia?

Tutti a lamentarsi che la storia è sparita nei programmi scolastici e negli esami di maturità. E tutti pronti a dire che siamo “prigionieri del presente” e del web, come dicono in tanti, da Liliana Segre a Giuseppe De Rita fino a Sergio Mattarella. Ma perché la storia è sparita dalle scuole, è colpa del [&hellip

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