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La favoletta sul terrorismo non funziona

È troppo ipocrita, pedagogica, edulcorata la storia a lietofine del terrorismo narrata in questi giorni, tra l’anniversario dell’uccisione di Moro e la giornata delle vittime degli anni di piombo. È la storia che l’Italia unita – popolo, partiti e istituzioni – seppe sconfiggere il terrorismo e uscire dal tunnel. È la favoletta che uniti si [&hellip

Quante vie partirono da piazza Fontana…

Ma cosa è stata, cosa ha rappresentato la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre ‘69 nella storia e nella vita italiana? Sta lì al centro di un’epoca come cerniera incandescente tra i briosi anni Sessanta e i furiosi anni Settanta, come l’Evento Oscuro per antonomasia, un enorme mistero insoluto che non riusciamo ancora a [&hellip

Tanto sangue per nulla

Cinquant’anni fa, come oggi, con l’uccisione del poliziotto Antonio Annarumma da parte dei manifestanti anarco-comunisti, cominciarono gli anni di piombo. Poi il 12 dicembre del ’69 entrammo nell’inferno. Un lungo, macabro tunnel da cui uscimmo, e non del tutto, solo dieci anni dopo. Furono detti Anni di piombo. La violenza diffusa nella società e nella [&hellip

Mafia, infamia e Br

Ma non ha niente da dire il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a chi afferma che la sua è “una famiglia mafiosa”? In un articolo di Letizia Battaglia che appare sul numero in edicola di MicroMega, la rivista della sinistra liberal-giustizialista diretta da Paolo Flores d’Arcais, nata come emanazione del gruppo Espresso-la Repubblica, la femminista [&hellip

Dio, la Morte e il Nulla

Oltre le vittime che lasciano per terra, il crimine più terribile dei fanatici dell’Islam lo compiono in cielo: il loro peccato mortale, la loro bestemmia satanica, è far coincidere la morte e Dio. Per loro, chiunque vive va ucciso nel nome di Dio: gli infedeli come i devoti in altre fedi, e gli ignari, inclusi [&hellip

Come reagire al terrore

Ma come dovremmo reagire al terrorismo che riappare feroce appena finisce in secondo piano o tra parentesi? Far guerra al terrorismo molecolare, diffuso, è come voler cannoneggiare alle mosche. Non riesci a prendere la mira, il bersaglio è troppo piccolo, mobile, imprevedibile, e si posa nei luoghi più diversi, per poter pensare di colpire nel [&hellip

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