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Elly&Conte, una polizza per la Meloni

Prima che spuntasse Elly Schlein alla guida del Pd, Giuseppe Conte rappresentava il punto più basso nella pur ingloriosa storia politica italiana. Conte appariva come il nulla capace di tutto, disposto a mutarsi in ogni cosa, ad avvitarsi in fantasmagoriche supercazzole, e a sostenere da avvocato mimetico tutte le parti in commedia, da statista a [&hellip

Ribelli e scontenti sbarcano a Parigi

Dopo ventun’anni l’Italia è tornata in questa settimana protagonista al Festival du Livre a Parigi, dedicato al tema Passions italiennes. Un centinaio di scrittori italiani sono stati invitati, e l’avvento del governo Meloni ha garantito che non ci fossero solo intellettuali di sinistra. Era accaduta la stessa cosa nel 2002: c’era un governo di centro-destra [&hellip

Scontenti in vigile attesa

Intervista a cura di Alberto Folgheraiter per il T Quotidiano Giornalista, scrittore e filosofo. Nell’argenteria degli intellettuali di destra, non particolarmente affollata, Marcello Veneziani (1955) è tra le posate più scintillanti. Laureato in filosofia all’università di Bari, ha cominciato a fare il giornalista nel 1977. Dopo una collaborazione con “La Voce del Sud”, nel 1979 [&hellip

Apologia di Conte, avvocato a cinque stelle

Non capisco lo scandalo di vedere Giuseppe Conte, leader dei Cinque Stelle, svacanzare come un Boldi qualsiasi, nella lussuosa suite di un hotel a cinque stelle a Cortina d’Ampezzo. Ma costa duemilacinquecento euro al giorno, scrivono i giornali; ma siete sicuri che Conte non l’abbia pagato, o comunque che abbia pagato quella cifra? Un presunto [&hellip

Ritratto di Conte

Due anni fa scrivemmo questo ritratto di Conte, che deve ora la sua durata alla paura del voto e alla paura del covid. Fummo facili profeti: tutto quel che dicemmo allora si è dimostrato nella realtà; oggi di più. Fino alle ultime evoluzioni: il mercatino del voto, Mastella come faro, il tradimento di Trump per [&hellip

Caro Conte non toglierci il Natale

Caro Conte Giuseppe, sono un bambino di cinque anni e mi chiamo Checco. Come tutti i bambini ti do del tu e non capisco perché Tommaso Z., il bambino che ti ha scritto l’altro giorno, ti dava il lei ma tu non sei mica una femminuccia, almeno non sembri. Lui ti scrive usando la maiuscola [&hellip

Conte, il personaggio dell’ano

Giuseppe Conte è sicuramente il personaggio dell’ano nel 2019. Ci sono ragioni evidenti e occulte, dicibili e indicibili per proclamare il presidente del consiglio la figura più indicata a simboleggiare la fase anale della repubblica italiana nel corrente e morente anno 2019. Come disse Totò a chi gli chiedeva di mostrare il curriculum – qui [&hellip

Fenomenologia di Giu’ Conte

Giuseppe Conte non è. Non è un leader, non è un eletto, non è un politico, non è un tecnico, non è nulla. È il Nulla fatto premier. E lo conferma ogni giorno adattandosi come acqua corrente alle superfici che incontra. È la plastica rappresentazione che la Politica, dopo lo Scarso, lo Storto, il Pessimo, [&hellip

Il Conte girevole

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte è un vero statista, infatti non fa rutti. Ha un grande senso della sua carica, infatti veste da Caraceni. Ha un alto senso delle istituzioni, infatti si fa la riga e si tinge i capelli di blu, come le auto ministeriali. Conosce il protocollo e le norme, infatti porta [&hellip

Conte, il neonato

Si, Salvini, si, Di Maio o chi volete voi. Ma il personaggio dell’anno nel vero senso della parola è Giuseppe Conte da Volturara Appula, professore e avvocato. Perché è l’unico personaggio davvero nato nel 2018. L’anno precedente non esisteva: esisteva come persona, faceva il professore, gonfiava un po’ il suo curriculum per farsi apprezzare, ma [&hellip

Il Conte Zio

Povera Theresa May. Povera Angela Merkel. Povero Emmanuel Macron. Povero Pedro Gonzales. Tutti inguaiati, in caduta libera, impopolari e messi in croce. E noi? Si, noi stiamo messi male come paese indebitato, messi all’indice come patria dei populisti al governo, saremo pure sotto schiaffo, sotto minaccia di procedura d’infrazione, rispetto agli altri stati europei abbiamo [&hellip

Conte dei miracoli

Sarà un figurante, ma Giuseppe Conte a Palazzo Chigi fa la sua figura. Finora nel suo giro del mondo in settanta giorni non ha mai sbagliato un gesto, una frase, una dichiarazione. L’unica gaffe appartiene alla sua vita anteriore, quando scriveva curriculum per gonfiarsi un po’. Ora non c’è più bisogno d’intortare, in due mesi [&hellip

La solitudine di Giorgia

Giorgia Meloni governa l’Italia senza rivali, neanche tra gli alleati e tantomeno all’interno del suo partito. È la ragione principale del suo successo ma anche dei suoi problemi. Nessun osservatore di buon senso può oggettivamente pensare che Elly Schlein e Giuseppe Conte possano costituire una credibile alternativa al suo governo, da soli o insieme. La [&hellip

2024, fuga dalla politica e dai giornali

Qual è l’effetto Meloni sulla diffusione della stampa in Italia? Una vecchia tendenza dell’informazione di solito premiava in modo particolare i giornali all’opposizione dei governi in carica. E’ più facile e più esaltante fare un giornalismo contro; fa più notizia, capitalizza la critica permanente verso il potere. Stavolta invece il calo è generale e si [&hellip

Avanti popolo, indietro tutta!

Avanti popolo sarà il titolo del programma che Nunzia De Girolamo condurrà su Raitre al posto di Carta Bianca della Berlinguer, passata sulle reti Mediaset. Titolo audace, e azzeccato, a mio parere, perché scompiglia gli schieramenti ma che ha creato subito indignazione presso i custodi dell’ortodossia progressista. Ma come, su Raitre, al posto della Berlinguer, [&hellip

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