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L’anno del dragone

È stato l’Anno del Dragone. Il 2021 che oggi si conclude è stato dominato, funestato, comunque pervaso dall’ingombrante presenza fiammeggiante del Dragone. Bestia mitologica di gigantesche dimensioni, simbolo araldico che indica potenza sovrumana, serpentone minaccioso dalle lingue di fuoco, il Dragone è la figura, il mostro, la definizione che più si addice a sintetizzare i [&hellip

Italiani per forza o per destino

Mercoledì 17 l’Italia festeggia i suoi centosessant’anni reclusa in rosso per il lockdown e la vergogna. Ci vergogniamo di essere e dirci italiani. È il sentimento prevalente, l’imprecazione più diffusa; cambiano le motivazioni ma non la conclusione. Ci vergogniamo ora per i governi e i parlamenti ora per il popolo e le classi dirigenti, ora [&hellip

La prevalenza del vigliacco

Come definire quei magistrati che erano al corrente del “sistema” denunciato Luca Palamara nel suo libro intervista con Alessandro Sallusti, conoscevano quei metodi, quei veti, quelle omissioni, quei killeraggi e quelle disparità di trattamento tra compagni da salvare e nemici da sfasciare, avevano la possibilità di fermarli, di denunciarli o almeno dissociarsi ma non lo [&hellip

L’Italia è una nazione letteraria e Dante è il suo fondatore

Emanuele Roncalli intervista Marcello Veneziani per L’Eco di Bergamo (30 gennaio 2021). Dante Alighieri? Padre nobile, fondato re d’Italia, poeta e profeta, pensatore e visionario. Nel 700° anniversario della morte del Sommo Poeta, Marcello Veneziani, giornalista, scrittore e filosofo, ha da poco dato alle stampe il suo Dante nostro padre, una sorta di profilo controcorrente, [&hellip

Un paese chiamato Furbistan

Benvenuti nel Furbistan, il paese che in una precedente vita si chiamava Italia. È in corso la guerra dei furbi, tra la volpe Renzi e la faina Conte, per il dominio del Furbistan. ‪Riuscirà la volpe Renzi a far fuori la faina Conte? Nella guerra dei furbi non contano il Paese, gli altri, la propria [&hellip

Dante è finito in quarantena

Qualcuno ha visto Dante? Dico proprio lui, Dante Alighieri. Si avvicina il settecentesimo anniversario della sua morte. Un grande concerto diretto da Riccardo Muti ha aperto solennemente a Ravenna le celebrazioni dell’anno dantesco, perfino Mattarella ha danteggiato, per una volta uscendo dai consueti anniversari novecenteschi e dai cataloghi di ovvietà e predicozzi. Fu proclamata la [&hellip

Ciampi, una moneta a due facce

Carlo Azeglio Ciampi si riparava sotto le sue folte sopracciglia e lasciava che esprimessero disappunto, sorriso, riguardo. Quest’anno ricorre il centenario della sua nascita, morto il 16 settembre di quattro anni fa. Mattarella è andato a Livorno, sua città natale, per rendergli omaggio e scoprire un busto in suo onore. Come sempre accade, e non [&hellip

“Amo gli italiani ma ne stimo pochi”

Intervista tratta da Montanelli e il suo Giornale: Un quotidiano nato da una rivolta e da una sfida (L’Universale, 2020), libro a cura di Federico Bini. L’Italia e gli italiani, il fascismo “che nasce come eresia nazionale del socialismo e muore a Salò come eresia sociale del nazionalismo”. D’Annunzio, l’egemonia gramsciana, Umberto Eco ed Eugenio [&hellip

Il patriottismo dei mascalzoni

Su, finitela con questa mascherata. Da quando, il 1° giugno, Sergio Mattarella ha invocato l’unità del paese allo scopo di delegittimare la manifestazione dell’opposizione del giorno dopo, la Cupola italiana – quell’intreccio di poteri che occupa istituzioni, governo, scena politica, media di stato e giornaloni, poteri giudiziari e sanitari – ripete ogni giorno il mantra [&hellip

Cosa si festeggia il 2 giugno? Il 3 giugno

Non fiori né opere di bene per la festa della Repubblica italiana. All’opposizione sono stati negati i fiori sull’Altare della Patria, agli italiani sono negate o tardate le opere di bene. Galleggiamo da mesi in una lunga e sfiorita anticamera, nell’attesa generale di fondi europei e nell’attesa particolare di aiuti per le singole imprese, famiglie [&hellip

Il declino italiano cominciò con le Regioni

Cinquant’anni fa cominciava ufficialmente il Declino Italiano. Era di maggio e il 16 di questo mese nascevano le Regioni, con cui si faceva irreversibile la decadenza del Paese. Dico ufficiale, perché la società italiana era esplosa con la crisi del ’68 che attaccò la famiglia, la scuola, l’università, i linguaggi e i costumi, i rapporti [&hellip

La Lumachella della Vanagloria

“Stiamo scrivendo una pagina di Storia” ha detto al mondo qualche giorno fa Gius Conte in un delirio di onnipotenza. Non ce l’ho fatta più a trattenermi dall’insultarlo pesantemente davanti alla tv. Mi ero promesso di sospendere ogni critica e ogni attacco al governo in queste condizioni d’emergenza e ho mantenuto per tutto il terribile [&hellip

Dante padre nostro. Lui esule noi reclusi

Ieri è stata la prima giornata mondiale dedicata a Dante Alighieri e cade nel momento più buio dell’Italia nostra. Un terribile contagio di cui abbiamo il triste primato mondiale di vittime, un paese agli arresti domiciliari e un collasso economico e sociale che non ha precedenti dalla Seconda guerra mondiale. Il tutto, se vogliamo, in [&hellip

L’amor patrio ai tempi del colera

La quarantena e la segregazione globale degli italiani ci costringe a riscoprire il nostrano, a rifare i conti con la vita nazionale e il madre in Italy. Ma per gli antipatrici, la patria non esiste; è ovunque, come il coronavirus. Ho ricevuto un libro, l’ennesimo direi, contro l’amor patrio e i suoi fratelli e fratellastri: [&hellip

Roma, l’errore Capitale

Ci è cascato pure Papa Bergoglio nella clamorosa svista della sindaca Virginia Raggi che celebra oggi (ieri, ndr) solennemente – per un evidente errore – i 150 anni di Roma Capitale. Il Papa manderà tramite il cardinale Parolin un messaggio alla sindaca di Roma per l’anniversario di Roma Capitale. Ci andrà invece di persona ai [&hellip

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