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Da Cinque Stelle a Quattro Formaggi

Li chiamavano Cinque Stelle, oggi sono ai Quattro Formaggi. Come la pizza. Nel primo Formaggio si contempla la nascita del Movimento: formaggio piccante che non s’accompagnava ad altri gusti, tanto era forte e diverso il suo sapore. Nel secondo Formaggio avviene la prima ibridazione, e nasce il caciocavallo appeso del populismo mezzo sovrano (non sovranista, [&hellip

E ai grillini rimase solo un Fico secco

Dell’epopea grillina è rimasto nelle istituzioni un frutto fuori stagione, il Fico. Sta lì appeso e solitario, sull’albero di Monte Citorio, aggrappato con tutte le sue forze al ramo; fuori corso, fuori luogo, come un reperto peloso di un’era geologica precedente. La sua unica speranza è che tardi il raccolto, ovvero che non si vada [&hellip

Il Casto, la Casta e i miserevoli

Ma voi ricordate il primo giorno di Roberto Fico presidente della Camera? Vi ricordate che andò a piedi a Montecitorio e in autobus, facendosi fotografare in ambo i casi, per dimostrare che lui è uno del popolo, uno che non usa le auto blu come quelli della Casta ma inaugura un nuovo stile politico “comunista”?  [&hellip

La padella e la brace del referendum

Volete voi tagliare il numero dei parlamentari ed eliminare 345 indennità? Figuriamoci se gli italiani non sono d’accordo, eccetto i parenti stretti dei parlamentari e pochi altri. Sono d’accordo pure io, perché reputo così importante il ruolo di deputato o senatore che non 345 ma almeno il doppio sarebbero degni di essere mandati a casa [&hellip

Grillo hai ragione, non vi meritiamo

Caro Grillo, hai ragione a dire alla tua sindaca, Morticia Raggi, che i romani non se la meritano. È troppo per loro. Romani carogne tornate nelle fogne, anziché costringere le fogne, come è accaduto con la Raggi, ad andare da loro, topi inclusi. Hai tanta ragione a dirlo che estenderei la tua saggia osservazione all’Italia [&hellip

La sinistra ingrillita/1

“Perché la sinistra ha fallito?” mi chiede Italo Inglese che sta curando un libro collettaneo sul tema. Si riferisce al fallimento della sinistra sul piano sociale, al suo cedimento al liberismo, al suo voltafaccia rispetto ai proletari, al welfare e ai lavoratori che rappresentava. Come è noto, io di sinistra certo non sono, ma non [&hellip

Il rimorso di chi votò grillino

Ho incontrato in situazioni diverse quattro elettori grillini. Due di loro sono pentiti, si sentono traditi, delusi, vogliono tornare a votare per cancellare l’errore commesso e riparare ai danni gravissimi dei grillini & C. al governo. Uno dei due ha ammesso solo alla fine di aver votato 5Stelle, tergiversava, se ne vergognava. Ma succedeva anche [&hellip

Cosa ci sbologna la sinistra

Ma è possibile che un partito di netta minoranza debba governare l’Italia? Passano gli anni, mutano gli scenari e le forze di maggioranza nel Paese, ma di riffa o di raffa, dopo i tecnici e i populisti, coi grillini e i voltagabbana, alla fine ci ritroviamo al potere sempre la sinistra. Eppure gli italiani a [&hellip

Tonino, il ponte da Bettino a Giggino

Tutti a ricordare Bettino Craxi, a vituperare Mani pulite e a rimpiangere la prima repubblica. Ma si sono dimenticati di lui, il protagonista e l’antagonista giudiziario di quel marasma. Lui, il padre dei populisti e dei grillini, il leader giustizialista e antipolitico di Forca Italia. Sono suoi figli putativi Giggino e Giggetto, ossia Di Maio [&hellip

E Giggino restò solo

Alla fine non è lui il peggiore dei grillini, gli va dato l’onore delle armi. Luigi Di Maio è un ominarello, come si chiamano a sud i ragazzi che si vestono da grandi o si danno l’aria di essere già adulti. Sempre vestito d’ordinanza, come se andasse a un colloquio d’assunzione per venditori, Di Maio [&hellip

I grillini tra la padella e la brace

Chissà se quest’anno il centro-destra riuscirà ad andare al governo. Chissà se la sinistra riuscirà, tramite sardine, aiutini e flebo varie, a riprendere conoscenza e consenso. Ma con l’uno e con l’altra dovremo comunque convivere a lungo. Invece, non sarà così con il Movimento 5Stelle, che sembra entrato in una crisi irreversibile, di cui restano [&hellip

Liberarsi dai grillini

Non so come finirà la crisi al buio che si è profilata dopo le elezioni europee. Ma una cosa sento di dirla sopra tutte e a prescindere da qualunque cosa accadrà: è bene che quest’anno “bellissimo”, come lo annunciò il premier Conte, sia l’anno in cui i grillini usciranno dal governo e non metteranno più [&hellip

Nuovi monumenti al posto dei vecchi

Finalmente Roma avrà una grande opera per celebrare l’avvento della Raggi e dei 5 stelle alla guida della Capitale. E per sostituire i monumenti infami del passato, tutti da abbattere. Dopo che il sindaco di Napoli, Giggino De Magistris lanciò il folle progetto di un gigantesco corno rosso di sessanta metri, una specie di tour [&hellip

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