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Il revival di destra e sinistra

C’era un sacco di gente, al cinema Farnese in Roma e anche fuori, domenica scorsa, per ascoltare un revival d’altri tempi: un confronto civile tra destra e sinistra, animato da Marco Revelli e da me, in un ciclo d’incontri organizzato da Domenico De Masi e Giacomo Marramao per la scuola de Il Fatto, moderato da [&hellip

Nasce il trans-comunismo

Sta prendendo forma, seppur mutante, un nuovo, vecchio mostro: il trans-comunismo. Un fenomeno globale, non solo italiano. Mettete in fila i seguenti elementi sparsi: 1. l’egemonia mondiale di un comunismo geneticamente modificato, quello cinese, ibridato col mercato globale, rafforzato dalla pandemia e dall’espansione commerciale che sta colonizzando l’Africa e mezzo mondo; 2. lo sbarco in [&hellip

Ma neanche ora gli italiani sono tutti brava gente

Egregio Presidente Draghi, francamente non mi aspettavo che uscisse dal suo Recovery plan per inseguire Mattarella, il mainstream e il palco delle autorità in tema di Resistenza e “nazifascismo”. La vedevo troppo concentrato sul piano economico, dove gioca più suo agio, per avventurarsi sulla breccia in temi storici e civili, a forte valenza ideologica e [&hellip

Chi liberò veramente l’Italia

Si può celebrare in tanti modi la Liberazione dell’Italia nel 1945 ma ci sono dati, numeri e vite che non si possono smentire e che sono la base necessaria e oggettiva per dare una giusta dimensione storica all’evento. Dunque, per la Liberazione dell’Italia morirono nel nostro Paese circa 90mila soldati americani, sepolti in 42 cimiteri [&hellip

Uccidete Gentile per educarne cento

C’è una data, un simbolo e un atto da cui prende origine la cancellazione del pensiero avverso, l’eliminazione con disprezzo di chi non si conforma e l’egemonia culturale. È il 15 aprile del 1944. In quel giorno viene ucciso un filosofo, forse il più grande filosofo italiano del Novecento e il più grande promotore di [&hellip

Marchiato: “lontane origini fasciste”

L’altro giorno in una rassegna stampa di Radio 24, Paolo Mieli ha parlato di me come di “un intellettuale di provenienza fascista”. Quando gli ascoltatori hanno protestato lui ha ribadito: “è di lontane origini fasciste”, aggiungendo “che male c’è”; a dirlo, presumo, non a essere (stato) fascista. Me lo hanno segnalato alcuni ascoltatori, che ringrazio; [&hellip

L’amore proibito degli italiani per Mussolini

Se non fosse Bruno Vespa, oggi l’autore del libro Perché l’Italia amò Mussolini sarebbe sotto processo e sotto linciaggio mediatico. Ai professionisti dell’antifascismo non serve leggersi il libro, sciropparsi tutte quelle pagine; basta quel titolo, più quella copertina decorata da cimeli fascisti. E quel che lui dice in tv. Acchiappatelo, è un neofascista o un [&hellip

Bombacci, il comunista che morì da fascista

Gli scherzi della storia. Il primo comunista italiano, amico personale di Lenin, morì da fascista, fucilato a Dongo e poi appeso per i piedi dai suoi ex-compagni a Piazzale Loreto, accanto a Mussolini. Era Nicolino Bombacci e fu eletto nel 1919 alla guida del partito socialista. Era il capo dei massimalisti, somigliava non solo fisicamente [&hellip

Dentro l’io abita il noi

Giovanni Gentile è il filosofo della comunità, il più radicale, il più conseguente pensatore comunitario; perché la sua fondazione non è solo sociale ma investe la condizione umana integrale e fonda un orizzonte comune trascendente. La comunità è dentro di noi, innata, abita in interiore homine, diremmo con linguaggio agostiniano. “La comunità è presente come [&hellip

L’ultima, operosa estate di Gentile

Finiva l’estate del ’43, l’ultima estate di Giovanni Gentile. Fuori era tempesta, imperversava la guerra, era caduto da pochi giorni il regime fascista, Mussolini era prigioniero a Campo Imperatore, non era ancora nata la Repubblica sociale, bombardamenti alleati e poi rastrellamenti tedeschi martoriavano l’Italia. Gentile si era ritirato a Troghi, una frazione di Rignano sui [&hellip

La filosofia secondo Mussolini

Sul piano filosofico, il passaggio decisivo di Mussolini fu da Marx a Nietzsche. Marx era la rivoluzione, la lotta di classe, lo scontro finale tra socialismo e capitalismo, l’umanità che si libera dalla religione, dallo stato e da ogni potere. Nietzsche fu la scoperta della realtà, della natura, della vitalità, del mito, della Grande Politica, [&hellip

Riapriamo il caso Pavese

Il 27 agosto del 1950 Cesare Pavese si tolse la vita. Di lui restò una biografia ufficiale e una sommersa. La versione canonica narra che fu scrittore antifascista, mandato dal regime al confino, importò il vento della libertà traducendo scrittori americani, si iscrisse al Pci, lavorò all’egemonia culturale della sinistra con Einaudi. La versione negata [&hellip

Bocca della verità sul fascismo

Cent’anni fa nasceva Giorgio Bocca, scarpa grossa e penna acuta del giornalismo di sinistra. Non tirerò fuori gli scheletri fascisti dal suo armadio, premiato da Mussolini, il suo razzismo conclamato in uno scritto del ’42, la recensione empatica dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion, bibbia dell’antiebraismo, e nemmeno le successive crudeltà di capo partigiano, [&hellip

Vietate la storia del fascismo

Tre consiglieri romani del Movimento 5Stelle hanno avuto un bella pensata: in vista del centenario della Marcia su Roma, facciamo un bel museo sul fascismo nella Capitale? Naturalmente, precisano, in chiave antifascista, come catarsi del passato. Fermi tutti, risponde l’Antifascismo Duro e Puro, a Roma si deve fare solo il Museo della Shoah, guai a [&hellip

25 luglio for ever

Da settantasette anni il 25 luglio è il tormentone della storia d’Italia, il paradigma di tutte le cadute dei capi, di tutti i conflitti tra poteri e di tutti i voltafaccia e i tradimenti. Ogni leader deposto nella nostra repubblica ha subito la sindrome del 25 luglio: da Craxi a d’Alema, da Berlusconi a Bossi, [&hellip

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