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Da Cinque Stelle a Quattro Formaggi

Li chiamavano Cinque Stelle, oggi sono ai Quattro Formaggi. Come la pizza. Nel primo Formaggio si contempla la nascita del Movimento: formaggio piccante che non s’accompagnava ad altri gusti, tanto era forte e diverso il suo sapore. Nel secondo Formaggio avviene la prima ibridazione, e nasce il caciocavallo appeso del populismo mezzo sovrano (non sovranista, [&hellip

Da populisti a travestiti

Un giorno, il plenipotenziario agli Esteri, lo statista Luigi Di Maio si svegliò e disse: i 5Stelle da oggi sono liberali, moderati, atlantisti ed europeisti. Il giorno dopo il Garante, il Fondatore, l’Elevato Beppe Grillo si tolse il casco e disse: i 5Stelle da oggi sono progressisti, oltre che verdi, entreranno nell’eurogruppo socialista. Il terzo [&hellip

Elogio di Tronti contro la grillo-sinistra

Il più giovane a sinistra ha quasi novant’anni. La mente più lucida, più fresca, più aperta al futuro, è di un signore, pardon, un compagno, più vecchio di Prodi e Berlusconi, che ha visto crescere D’Alema e Veltroni, e allevò al suo pensiero politico Cacciari e Marramao. Si chiama Mario Tronti e il suo nome [&hellip

Dragocrazia

È davvero prematuro rinfacciare al governo Draghi di essere la riedizione del governo Conte o di esultare per questo, come fanno i grillo-contini. È stato quantomeno puerile gridare subito alla continuità con Conte quando non si era ancora insediato il governo. Certo, serve per galvanizzare le tifoserie e dire agli uni che il Maligno ha [&hellip

E se “i migliori” al governo non ci vogliono andare?

Quando scoppiò Tangentopoli, Giulio Andreotti appariva una mummia senza tempo, vecchissimo per molti, eterno per altri, comunque un reperto di un’era geologica precedente che resisteva al potere dalla preistoria. In quel tempo Andreotti aveva la stessa età del neo presidente del consiglio Mario Draghi. Settantatré anni, per la precisione. Cinque anni meno del neo presidente [&hellip

Il consolato di Draghi, ai politici il reddito di sopravvivenza

Per il governo dei migliori sarà per un’altra volta. Troppi ministri politici, troppi reduci del governo uscente. Pur di liberarci da questa politica e da questi politici, eravamo disposti a subire un governo di tecnici purché eccellenti, con tutti i rischi che comporta. E invece per ogni tecnico abbiamo due politici al governo. Sono solo [&hellip

Nasce il sovranismo compatibile

Capisco la sinistra, i piddini, i grillini, leucini, che devono dissimulare la loro disfatta con l’arrivo di Draghi e giustificano la caduta della loro pregiudiziale anti-Lega con la conversione europeista di Salvini, facendo capire che sono cambiati i sovranisti, stanno ammainando le loro bandiere, mentre loro restano integerrimi custodi della loro coerenza e depositari ufficiali [&hellip

Mastella, leader morale dei 5Stelle

Narra una leggenda che quando venne fuori il motto “non moriremo democristiani” Andreotti lo sottoscrisse, aggiungendovi di soppiatto una virgola prima di democristiani: non moriremo, democristiani. La storia non sarà vera, ma le fandonie a volte dicono la verità più dei fatti. Con un democristiano come Mattarella al Quirinale, un para-dc a Palazzo Chigi, l’ombra [&hellip

Ritratto di Conte

Due anni fa scrivemmo questo ritratto di Conte, che deve ora la sua durata alla paura del voto e alla paura del covid. Fummo facili profeti: tutto quel che dicemmo allora si è dimostrato nella realtà; oggi di più. Fino alle ultime evoluzioni: il mercatino del voto, Mastella come faro, il tradimento di Trump per [&hellip

Non usate i morti per blindare il governo

Possono dire tutte le sciocchezze che vogliono sulla crisi, su Renzi, su Conte. Ma una cosa non possono dirla, che con cinquecento morti al giorno e oltre ottantamila morti di covid, è da irresponsabili aprire una crisi. E invece lo dicono, i pidini, i grillini, i contini. Siamo da più di due mesi sotto misure [&hellip

Un paese chiamato Furbistan

Benvenuti nel Furbistan, il paese che in una precedente vita si chiamava Italia. È in corso la guerra dei furbi, tra la volpe Renzi e la faina Conte, per il dominio del Furbistan. ‪Riuscirà la volpe Renzi a far fuori la faina Conte? Nella guerra dei furbi non contano il Paese, gli altri, la propria [&hellip

Il Ventennio degli egocrati

Ora che si chiude il primo ventennio del secolo, proviamo a tracciare un riassunto politico di quel che è successo in Italia. C’è un filo conduttore che guida la breve storia del potere. Dopo una repubblica corale, dominata dai partiti, l’Italia del nuovo millennio è andata ben oltre il partito personale di cui si parlò [&hellip

Diteci la verità sul Mes e sulla sovranità

Sul Mes vorrei dire un’eresia che magari vi sorprenderà. Mi piacerebbe tanto che qualcuno al governo, in Parlamento, ai vertici delle Istituzioni, nelle cattedre dei media, avesse lo schietto coraggio di dire: italiani, col nostro debito pubblico gigantesco, con la nostra incapacità di risolvere i problemi con le nostre risorse, con la tempesta del covid [&hellip

Indifesi, in balia del virus e della miseria

Fateci capire. Quando la pandemia era ai minimi livelli avevate voluto prolungare l’emergenza e dunque dotarvi di poteri speciali per fronteggiare il covid. A noi sembrava assurdo, in estate, nessun altro paese lo faceva, bastano i poteri ordinari per fronteggiare le eventuali necessità insorgenti; ma voi lasciavate capire che disponevate di rilevazioni, di dati, di [&hellip

Quel decreto non è una cosa seria

No, non è una cosa seria, l’ennesimo dpcm del Prestigiatore Conte. Non risponde a nessuna strategia, nessuna terapia. Non serve a niente. E scarica la faccia feroce sulle Regioni e sui Comuni. Sono misure prese a orecchio, d’occasione, e si capisce lontano un miglio che sono provvedimenti di natura settimanale, non arrivano ai Morti, muoiono [&hellip

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