Stai visualizzando i contenuti con tag "giuseppe conte"

Invito a cena con delitto (siamo in otto)

Invito a cena con delitto. Un delitto premeditato perché gli invitati sono otto ed io sarei l’ottavo. Non c’è nemmeno l’alibi che il limite di sei persone riguardi gli invitati e dunque è possibile che il padrone di casa sia il settimo. Se sei ottavo non hai scuse, sei colpevole di oltraggio al Covid, vilipendio [&hellip

La dittatura a sorteggio, il Paese a caso

In effetti aveva ragione lui, Giuseppe Conte. Passerà alla storia. L’Italia sarà un caso da studiare, unico, speciale, da manuale. Abbiamo inventato un modello senza precedenti: un regime monocratico, para-dispotico, semi-dittatoriale, in cui l’uomo solo al comando, l’autocrate, non è un dittatore venuto da un golpe militare, non è il capo di un partito o [&hellip

Un agosto lava l’altro (si spera)

Ci costringono a difendere un leader che personalmente non vorrei come premier e un governatore che non è stato all’altezza della situazione eccezionale che ha dovuto fronteggiare. Ma quando vedi che un ministro viene processato e il suo governo no, e quando vedi che un governatore viene processato per i camici e un altro governatore [&hellip

Arrivano i soldi ma lo Stato non c’è

Tutta la commedia intorno ai soldi europei, tutta la pantomima dei premier e degli eurocrati, tutte le promesse di rilancio ruotano intorno a un asse che non c’è: lo Stato. Dov’è lo Stato che dovrebbe pompare sangue al paese, ai paesi, ai popoli, all’economia stremata dopo la pandemia? Dov’è lo Stato-Cuore che dovrebbe rimettere in [&hellip

La domanda del bambino che fa cadere l’Europa

Ma da dove arriveranno questi benedetti soldi? Se un bambino curioso dovesse intrufolarsi nel vertice europeo farebbe cadere nel panico l’Unione Europea, gli Stati membri, i prodighi e i frugali, i pezzenti e i pidocchiosi, i popoli e i mercati, rivolgendo la più elementare delle domande. Sarebbero in tanti a menare il torrone, e tante [&hellip

Grillo hai ragione, non vi meritiamo

Caro Grillo, hai ragione a dire alla tua sindaca, Morticia Raggi, che i romani non se la meritano. È troppo per loro. Romani carogne tornate nelle fogne, anziché costringere le fogne, come è accaduto con la Raggi, ad andare da loro, topi inclusi. Hai tanta ragione a dirlo che estenderei la tua saggia osservazione all’Italia [&hellip

La pandemia colpisce gli scettici e i sovranisti…

Hanno trasformato la pandemia in pantomima. Una tragedia mutata in pagliacciata globale. Dunque, lo schema della fiaba con intenti moralistici e punitivi è il seguente. La pandemia nata in Cina, cresciuta in Asia, infuria nel mondo ma ci sono tre nazioni carogne guidate da tre canaglie che sono paladini, impresari e veicoli della pandemia. I [&hellip

Quattro ragioni per cacciare Conte

Ma perché ce l’avete così tanto con Conte, dopotutto non è di sinistra, ha garbo, un po’ di studi, piace alla gente e poi è pugliese come lei, mi scrive una signora conterronea, madre di tre bambini (complimenti per la triplice maternità se non è reato con la nuova legge anti-transomofobia). Gentile Signora, non ho [&hellip

Per non fermarsi col rosso passano col verde

Dopo le Sardine verranno le Zucchine. La sinistra cerca un nuovo travestimento per le competizioni elettorali e si converte alla Verdura perché tira, dopo il Covid, Greta e l’amazzonico Bergoglio. Vede che in molte parti d’Europa, dalla Spagna alla Francia, dalla Germania al Nord Europa, il consenso perduto nelle competizioni coi populisti, può essere arginato [&hellip

Benvenuti al circo Conte

Magari fosse di sinistra. Magari fosse figlio della Troika. Magari fosse filo-tedesco o filo-cinese/venezuelano. Avrebbe in ogni caso una linea, una consistenza, un obbiettivo, sapremmo da cosa difenderci e come reagire. Ma il governo Conte Orfei, che ha piantato le sue tende a villa Doria Pamphili per lo spettacolo del Circo, dieci giorni come ogni [&hellip

Se Mussolini avesse vinto la guerra

Se Mussolini avesse vinto la guerra, il 10 giugno sarebbe festa nazionale per l’ottantesimo anniversario dell’entrata in guerra. Saremmo nel XCVIII anno dell’era fascista. Benito I Imperatore s’intitolava l’opera provocatoria che uno scrittore, romanziere e giornalista di talento, Marco Ramperti, scrisse nel 1950, quando erano ancora calde, caldissime, le polemiche sul fascismo. Quasi come oggi. [&hellip

Il patriottismo dei mascalzoni

Su, finitela con questa mascherata. Da quando, il 1° giugno, Sergio Mattarella ha invocato l’unità del paese allo scopo di delegittimare la manifestazione dell’opposizione del giorno dopo, la Cupola italiana – quell’intreccio di poteri che occupa istituzioni, governo, scena politica, media di stato e giornaloni, poteri giudiziari e sanitari – ripete ogni giorno il mantra [&hellip

Urgono uomini seri

C’è aria di guerra civile in Italia. Una brutta aria di odio e d’insofferenza. Si sta scavando un fossato incolmabile tra italiani. Riassumo gli ingredienti o le stazioni che portano all’odio radicale. In primis le restrizioni e i divieti anche assurdi hanno lasciato un segno e una scia sul corpo e la mente degli italiani; [&hellip

La pazienza è finita

Un pericoloso mitomane si è impadronito dell’Italia e sotto la minaccia del virus tiene in ostaggio un intero popolo, violenta la libertà e paralizza il Paese, mandandolo alla rovina, fingendo però che è tutto sotto controllo, anzi ci ammirano e ci studiano in tutto il mondo come modello. Dietro di lui si nasconde un intreccio [&hellip

La Lumachella della Vanagloria

“Stiamo scrivendo una pagina di Storia” ha detto al mondo qualche giorno fa Gius Conte in un delirio di onnipotenza. Non ce l’ho fatta più a trattenermi dall’insultarlo pesantemente davanti alla tv. Mi ero promesso di sospendere ogni critica e ogni attacco al governo in queste condizioni d’emergenza e ho mantenuto per tutto il terribile [&hellip

Le foto presenti su questo sito sono state in larga parte prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione non avranno che da segnalarlo a segreteria.veneziani@gmail.com e si provvederà alla rimozione.

© 2023 - Marcello Veneziani Privacy Policy