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Da Cinque Stelle a Quattro Formaggi

Li chiamavano Cinque Stelle, oggi sono ai Quattro Formaggi. Come la pizza. Nel primo Formaggio si contempla la nascita del Movimento: formaggio piccante che non s’accompagnava ad altri gusti, tanto era forte e diverso il suo sapore. Nel secondo Formaggio avviene la prima ibridazione, e nasce il caciocavallo appeso del populismo mezzo sovrano (non sovranista, [&hellip

Da populisti a travestiti

Un giorno, il plenipotenziario agli Esteri, lo statista Luigi Di Maio si svegliò e disse: i 5Stelle da oggi sono liberali, moderati, atlantisti ed europeisti. Il giorno dopo il Garante, il Fondatore, l’Elevato Beppe Grillo si tolse il casco e disse: i 5Stelle da oggi sono progressisti, oltre che verdi, entreranno nell’eurogruppo socialista. Il terzo [&hellip

E ai grillini rimase solo un Fico secco

Dell’epopea grillina è rimasto nelle istituzioni un frutto fuori stagione, il Fico. Sta lì appeso e solitario, sull’albero di Monte Citorio, aggrappato con tutte le sue forze al ramo; fuori corso, fuori luogo, come un reperto peloso di un’era geologica precedente. La sua unica speranza è che tardi il raccolto, ovvero che non si vada [&hellip

Dopo la Casta venne la Feccia

Siamo passati dalla Casta alla Feccia; stavamo messi male, siamo finiti peggio. Tredici anni fa due giornalisti del Corriere della sera, Gianantonio Stella e Sergio Rizzo, pubblicavano la Casta, un libro che ebbe largo successo di pubblico e forte incidenza politica. Dove portò quel documentato atto di accusa contro la Casta? All’antipolitica, al populismo, a [&hellip

Il voto fesso e il mistero di San Nicola

Potevamo risparmiarci di votare, tutto è rimasto come prima. È stato un voto confermativo. Nel referendum è stato confermato il voto parlamentare sulla riduzione dei parlamentari, nelle regioni hanno vinto tutti quelli che erano già al governo, a eccezione delle Marche. Voto covid, voto di paura e la paura fa stabilità, voto poco politico ma [&hellip

Grillo hai ragione, non vi meritiamo

Caro Grillo, hai ragione a dire alla tua sindaca, Morticia Raggi, che i romani non se la meritano. È troppo per loro. Romani carogne tornate nelle fogne, anziché costringere le fogne, come è accaduto con la Raggi, ad andare da loro, topi inclusi. Hai tanta ragione a dirlo che estenderei la tua saggia osservazione all’Italia [&hellip

Il dominio cinese e altre servitù

Ma in caso di conflitto economico e sanitario, strategico e culturale, fino al conflitto bio-militare, noi da che parte stiamo, con gli Stati Uniti o con la Cina? Non è una domanda astratta perché riguarda lo scenario geopolitico dopo il contagio e le accuse alla Cina. È in atto un grande conflitto epocale, radicale, che [&hellip

Tonino, il ponte da Bettino a Giggino

Tutti a ricordare Bettino Craxi, a vituperare Mani pulite e a rimpiangere la prima repubblica. Ma si sono dimenticati di lui, il protagonista e l’antagonista giudiziario di quel marasma. Lui, il padre dei populisti e dei grillini, il leader giustizialista e antipolitico di Forca Italia. Sono suoi figli putativi Giggino e Giggetto, ossia Di Maio [&hellip

E Giggino restò solo

Alla fine non è lui il peggiore dei grillini, gli va dato l’onore delle armi. Luigi Di Maio è un ominarello, come si chiamano a sud i ragazzi che si vestono da grandi o si danno l’aria di essere già adulti. Sempre vestito d’ordinanza, come se andasse a un colloquio d’assunzione per venditori, Di Maio [&hellip

Italia invertebrata

Quattro grandi potenze giocano la loro partita a due passi da casa nostra ma né l’Europa né l’Italia sono in grado di esercitare il benché minimo ruolo, di qualunque tipo. Stati Uniti, Russia, Iran e Turchia, e sullo sfondo la Cina, si contendono i loro spazi in Africa e in Medio Oriente, polveriera del mondo, [&hellip

La sagra del tartufo

Con la caccia all’evasore si è aperta la sagra del Tartufo. Tanti cani da tartufo a cinque stelle, a doppia faccia, più vecchi segugi dell’odio sociale tardo-comunista sono stati sguinzagliati. Una gara d’ipocrisia ben riassunta dal personaggio di Molière, Tartufo o Tartuffe. Gran rancore e piccole furbizie. Per cominciare, la sinistra, i grillini e i [&hellip

Bilancio di un duello

Allora, a mente fredda, come è finito il duello tra i due Mattei? A vederli uno di fronte all’altro era come assistere a un combattimento tra galli, su cui fioccano le scommesse. Chi alzava di più la cresta e più colpiva col becco era Renzi, ma Salvini pareva più solido, meno vulnerabile. Ma nel combattimento [&hellip

E dopo il taglio, la vivisezione

Dopo il taglio dei parlamentari ci sarà la loro vivisezione? Per anni ho sostenuto la necessità di dimezzare il numero dei parlamentari a livello nazionale e regionale, dimezzando contestualmente le costose e inutili authority con i rispettivi impiegati e commessi annessi alle Camere e agli uffici, che ricevono stipendi spropositati pur essendo commessi e impiegati [&hellip

Un governo di magliari

Sono magliari. Non c’è altra definizione che riesca a dare un senso compiuto e complessivo al governo in carica e alla loro arte del raggiro a partita doppia, nei confronti dell’Europa e degli italiani. Un giorno trovano di botto ventitré miliardi, spuntati dal nulla e la cosa più penosa è che le tv e i [&hellip

Che bello, un governo giallorosso…

Sarò sadomaso, ma mi eccita l’ipotesi di un governo grillino-sinistro. È una perversione lo so, ma c’è anche una perfezione a rovescio e un’alleanza di governo tra i 5stelle, il Pd e Leu avrebbe la perfezione del negativo: tutti i dettagli nefasti si allineano con precisione meticolosa, il nulla si sposa col peggio, l’arroganza abbraccia [&hellip

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