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Nasce il trans-comunismo

Sta prendendo forma, seppur mutante, un nuovo, vecchio mostro: il trans-comunismo. Un fenomeno globale, non solo italiano. Mettete in fila i seguenti elementi sparsi: 1. l’egemonia mondiale di un comunismo geneticamente modificato, quello cinese, ibridato col mercato globale, rafforzato dalla pandemia e dall’espansione commerciale che sta colonizzando l’Africa e mezzo mondo; 2. lo sbarco in [&hellip

Chi liberò veramente l’Italia

Si può celebrare in tanti modi la Liberazione dell’Italia nel 1945 ma ci sono dati, numeri e vite che non si possono smentire e che sono la base necessaria e oggettiva per dare una giusta dimensione storica all’evento. Dunque, per la Liberazione dell’Italia morirono nel nostro Paese circa 90mila soldati americani, sepolti in 42 cimiteri [&hellip

Com’era bella la Terra vista da lontano

Come oggi, sessant’anni fa, l’uomo andava nello spazio. A dir la verità prima dell’uomo c’era andato un cane, anzi una cagnetta, Laika. Saranno contente le femministe e gli animalisti, ma il primo astronauta non fu un macho ma una cagnetta. Poi, quattro anni dopo, il 12 aprile del 1961, ci andò lo sputnik russo con [&hellip

Marchiato: “lontane origini fasciste”

L’altro giorno in una rassegna stampa di Radio 24, Paolo Mieli ha parlato di me come di “un intellettuale di provenienza fascista”. Quando gli ascoltatori hanno protestato lui ha ribadito: “è di lontane origini fasciste”, aggiungendo “che male c’è”; a dirlo, presumo, non a essere (stato) fascista. Me lo hanno segnalato alcuni ascoltatori, che ringrazio; [&hellip

Foibe e fobie

La Giornata del ricordo è l’ultima commemorazione dedicata all’amor patrio istituita nel nostro paese. Resta lì, orfana spaesata nel calendario dell’oblio, destinata a sopravvivere in un’indecorosa semi-clandestinità che volge alla rimozione graduale, fino all’estinzione. Le altre ricorrenze nazionali galleggiano superstiti e semi-sommerse: il 4 novembre vivacchia sotto falso nome, ripudia la Vittoria, si rifugia nella [&hellip

Promise il paradiso in terra, portò l’inferno

Intervista tratta da I comunisti lo fanno meglio (ed. Paesi, a cura di Luciano Tirinnanzi). Cosa evoca in te la parola comunismo e quale impatto ha avuto nella tua formazione? Hai qualche ricordo personale che possa chiarire lo spirito dei tempi? Il comunismo evoca in me l’utopia del paradiso terrestre e l’avvento dell’inferno. Una diabolica [&hellip

L’italo-comunismo nacque cent’anni fa e non è morto

Cent’anni fa di questi giorni, nasceva dal sangue il partito comunista d’Italia. Nasceva dal sangue della rivoluzione bolscevica in Russia, con milioni di vittime. E nasceva dal biennio rosso sangue in Italia, tra rivolte e violenze, anche contro i reduci della guerra mondiale. Erano le “prove tecniche” di rivoluzione, da importare in Italia sull’esempio russo. [&hellip

Gramsci e i suoi fratelli: tre storie tormentate

Antonio Gramsci aveva tre fratelli e tre sorelle. I suoi fratelli, per ragioni diverse, furono per lui un tormento. Con due di loro esercitò appieno il familismo meridionale, si occupò di loro. Il terzo no, però fu in camicia nera. Ma andiamo con ordine, prendendo lo spunto dalla nuova edizione critica delle sue Lettere dal [&hellip

La fede cala e il papa punta sul comunismo

Se l’Enciclica Fratelli tutti di Bergoglio fosse davvero applicata, probabilmente sparirebbero Dio, la chiesa e la cristianità come le abbiamo finora conosciute e ci sarebbe l’avvento del comunismo, l’abolizione della proprietà privata e degli stati sovrani, l’occupazione di case vuote o sfitte per i bisognosi, l’esproprio dei beni in favore dei poveri, il diritto universale [&hellip

Il comunismo restò in cielo e mandò i popoli all’inferno

Un lungo corteo di elogi funebri ha accompagnato la morte di Rossana Rossanda. Necrologi rosso antico, testimonianze affettuose, ricordi di militanze dell’altro millennio. Il rispetto che si deve in generale per chi muore e in particolare per un nemico intellettuale, e uso la parola nemico senza un filo di disprezzo, sapendo di rispettare le sue [&hellip

I dieci comandamenti della sinistra suprematista

Ma che cosa frulla nella testa ai suprematisti di sinistra quando esercita l’arte del disprezzo verso la realtà, quando augura la morte al “nemico” malato, quando condanna a priori il “nemico” e lo giudica mascalzone se non delinquente, quando assegna o revoca patenti di cittadinanza, permessi o divieti d’accesso o quando distribuisce marchi di fascista, [&hellip

Il dominio cinese e altre servitù

Ma in caso di conflitto economico e sanitario, strategico e culturale, fino al conflitto bio-militare, noi da che parte stiamo, con gli Stati Uniti o con la Cina? Non è una domanda astratta perché riguarda lo scenario geopolitico dopo il contagio e le accuse alla Cina. È in atto un grande conflitto epocale, radicale, che [&hellip

L’inganno storico contro i lavoratori

Il primo maggio nell’Italia repubblicana nacque con un peccato originale mai confessato. La Festa dei Lavoratori, che il fascismo aveva spostato al 21 aprile, Natale di Roma, fu ripristinata nel 1° maggio del 1945 ma celava un inganno ai lavoratori e al proletariato. I socialcomunisti erano pronti a digerire l’eredità fascista in molti leggi, istituzioni, [&hellip

La festa del Partesan

Crolla il mondo, la gente è reclusa in casa come mai era successo, neanche in tempo di guerra o sotto la dittatura, ma il fascismo resta a 75 anni dalla sua caduta, il pericolo numero uno e l’antifascismo la nostra sola religione civile. Cortei domestici, sit-in alla finestra e piazzate virtuali. Potrei dirvi tutte le [&hellip

Lenin, l’orrore comincia con lui

Centocinquant’anni fa nacque colui che portò per primo il comunismo al potere. Vladmir Illich Uljanov, detto Lenin, inventò la miscela più esplosiva della storia contemporanea: il cinismo assoluto al servizio dell’utopia radicale. Idealismo cieco e pragmatismo trasformista. O al contrario, l’idealismo assoluto diventa l’alibi del potere assoluto. “Per la rivoluzione non esistono sacrifici abbastanza grandi” [&hellip

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